Confronto tra operatori sanitari

ICTUS CRIPTOGENICO GUIDA ALLA PIANIFICAZIONE DEL PERCORSO

Collaborazione multidisciplinare per la cura dell’ictus criptogenico

COS’È UN PERCORSO PER L’ICTUS CRIPTOGENICO?

Il percorso per l’ictus criptogenico è un approccio coerente con un piano di follow-up e la transizione delle cure per i pazienti con un ictus di origine sconosciuta. Questa guida all’implementazione ha lo scopo di estendere il protocollo dell’ictus acuto in modo da includere un piano di monitoraggio per i pazienti con ictus criptogenico. Include il monitoraggio della fibrillazione atriale con i migliori meccanismi di monitoraggio disponibili per ottimizzare i risultati.

Perché stabilire un percorso per l’ictus criptogenico?

Dopo la dimissione iniziale in seguito a ictus, molti pazienti non ricevono alcun monitoraggio cardiaco aggiuntivo. Stabilire un percorso di monitoraggio per rilevare e trattare la fibrillazione atriale può ridurre significativamente il rischio di un altro ictus per il paziente. La capacità di identificare la fibrillazione atriale nei pazienti con ictus criptogenico ha profonde implicazioni per la gestione medica a lungo termine.

Grafico Crystal AF 123

Garantire uno standard di cura

Molti pazienti colpiti ictus criptogenici vengono persi al follow-up. Definire dei percorsi per la transizione delle cure e il follow-up aiuta a garantire che questi pazienti ricevano cure migliori.

Un percorso per l’ictus criptogenico consente a tutti gli operatori sanitari coinvolti nel continuum assistenziale di garantire uno standard di cura. Attraverso questo percorso, gli ospedali possono:

  • Fornire alla popolazione di pazienti meno abbienti una migliore strategia di riduzione del rischio per prevenire un ictus secondario
  • Stabilire relazioni interfunzionali tra professionisti sanitari per garantire un’assistenza integrata
  • Garantire assistenza multidisciplinare per l’ictus che coinvolga cure neurologiche e cardiovascolari
  • Migliorare la reputazione dell’ospedale fornendo cure esemplari per l’ictus

PIANIFICAZIONE DEL PERCORSO PER L’ICTUS CRIPTOGENICO

Fasi 1-2 del percorso per l’ictus

Fasi 3-4 del percorso per l’ictus

ELEMENTI DA CONSIDERARE

COINVOLGIMENTO DI TUTTE LE PARTI INTERESSATE

Quando si sviluppa il percorso per l’ictus criptogenico, è importante coinvolgere tutte le parti interessate coinvolte nella cura del paziente.

Team multidisciplinare per il percorso per l’ictus

CONSIDERAZIONI CHIAVE

Considerazioni di base

  • Chi si farà carico di questo impegno?
  • Come viene definito l’ictus criptogenico nel vostro ospedale?
  • In aggiunta al protocollo per l’ictus acuto, avete un percorso per l’ictus criptogenico in atto?
  • Una volta che un paziente è ritenuto criptogenico, quali sono il percorso multidisciplinare, la transizione delle cure e il piano di follow-up in atto per quel paziente?

Attuazione del percorso per l’ictus criptogenico

  • Avete l’infrastruttura e il personale in loco per supportare l’implementazione?
  • Cosa manca perché il vostro piano sia attuabile?

Parametri

  • Questo potrebbe essere un progetto di miglioramento della qualità o del processo per il vostro ospedale?
  • Cosa misurerete nel vostro percorso?
  • Qual è la vostra definizione di successo?

CHECKLIST PER IL SUCCESSO

Responsabile sanitario e adesione multidisciplinare

  • Fare affidamento idealmente sia sul responsabile di neurologia sia di cardiologia
  • Comunicazione continua tra tutte le specialità coinvolte nella cura dell’ictus del paziente.
    • È essenziale stabilire l’ambito di afferenza del paziente, il coordinamento delle cure e una transizione del piano di cura
  • Il piano di monitoraggio cardiaco deve essere molto chiaro sin dall’inizio e coerente per tutto il continuum assistenziale
    • Assicura che i pazienti non vengano persi al follow-up e che tutte le parti siano consapevoli di dove si trova il paziente all’interno del continuum

Formazione continua di tutte le parti interessate

Paziente/Caregiver

  • Informare il paziente/i caregiver del piano di monitoraggio cardiaco e perché è importante ricercare eventuali AF dopo un ictus criptogenico
  • Designare l’infermiere responsabile della formazione del paziente durante tutto il continuum assistenziale (infermiere di corsia, infermiere educatore, infermiere navigatore, ecc.)

Team di professionisti sanitari

  • Identificare e formare l’intero team di assistenza sul percorso per l’ictus criptogenico (compresi medici ospedalieri, infermieri, borsisti, medici di base, ecc.)
  • Utilizzare i servizi e i mezzi formativi disponibili in ospedale per la formazione continua
  • Sviluppare un piano di comunicazione per il team di assistenza per l’ictus
  • La comunicazione è importante prima dell’inserimento, dopo l’inserimento, quando la fibrillazione atriale non si verifica/si verifica e prima dell’inizio della TAO (se ritenuto necessario)
  • Considerare la notifica della cartella clinica elettronica
  • Sviluppare un ciclo di feedback
  • Tenere riunioni mensili interdisciplinari di valutazione del “flusso di lavoro” che coinvolgono l’assistenza ospedaliera e ambulatoriale per garantire la standardizzazione del processo

Collaborare con Medtronic

  • Comprendere le risorse disponibili per assistere il team nella pianificazione e nell’implementazione
  • Scoprire le migliori pratiche per l’utilizzo dell’ICM Reveal LINQ™ ICM per l’ictus criptogenico

PERCORSO PER L’ICTUS CRIPTOGENICO

Algoritmo del percorso per l’ictus criptogenico

Dichiarazione di trasparenza di Medtronic: questo percorso è fornito a fini educativi e non deve essere considerato come l’unica fonte per questo tipo di informazioni. È responsabilità dell’operatore sviluppare un giudizio clinico indipendente.

Fare riferimento alla breve dichiarazione per indicazioni, avvertenze/precauzioni e complicazioni per l’ICM Reveal LINQ.

1

Wolf PA, Abbott RD, Kannel WB. Atrial fibrillation: a major contributor to stroke in the elderly. The Framingham Study. Arch Intern Med. September 1987;147(9):1561-1564.

2

Lin HJ, Kelly-Hayes M, Beiser AS, et al. Stroke Severity in Atrial Fibrillation: The Framingham Study. Stroke. 1996; 27: 1760-1764.

3

Stroke Prevention in Atrial Fibrillation Study. Final results. Circulation. August 1991;84(2):527-539.

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