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Si, sono un operatore sanitario
Note: Ai sensi e per gli effetti dell’Art. 76 D.P.R. 445/2000 consapevole della responsabilità e delle conseguenze civili e penali previste in caso di dichiarazioni mendaci e/o formazione od uso di atti falsi, nonché in caso di esibizione atti contenenti dati non più corrispondenti a verità e consapevole altresì che qualora emerga la non veridicità del contenuto della presente decadranno i benefici per i quali la stessa è rilasciata confermo di essere un OPERATORE SANITARIO.
I contenuti presenti in questo sito contengono informazioni rivolte agli operatori sanitari, in quanto si riferiscono a prodotti rientranti nella categoria dei dispositivi medici che richiedono l’impiego o l’intervento da parte di professionisti del settore medico-sanitario.
Indicazioni per la terapia
Se il paziente è un potenziale candidato alla stimolazione cerebrale profonda, il sistema per la DBS verrà impiantato durante l'intervento chirurgico. Dopo il periodo di convalescenza, il medico programmerà lo stimolatore impostandolo sul livello più adatto al paziente.
La DBS non è adatta a tutti. Solo un medico con esperienza in questo campo è in grado di stabilire i potenziali candidati. In genere, il trattamento non è indicato nei soggetti con diagnosi recente di Malattia di Parkinson o per coloro che traggono beneficio dai farmaci.
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Con la terapia DBS, un’équipe composta da neurologo, neurochirurgo e personale infermieristico collaborerà per aiutare il paziente a gestire la terapia per la Malattia di Parkinson.
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I soggetti sottoposti a intervento per l'impianto di un sistema per la DBS descrivono solitamente la procedura come faticosa ed estenuante. Il medico risponderà a qualsiasi domanda relativa alla procedura.
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La stimolazione cerebrale profonda (DBS) per la Malattia di Parkinson non è una terapia adatta a tutti. Solo un medico con esperienza in questo campo è in grado di stabilire i potenziali candidati. In genere, la terapia non è indicata per i soggetti con una diagnosi recente di Malattia di Parkinson o per coloro che traggono beneficio dai farmaci.
Il paziente è un potenziale candidato per la DBS se:
Se il medico stabilisce che il paziente è un candidato per la DBS, spetterà a quest'ultimo decidere se ricorrere o meno al trattamento in questione.
Quelli che seguono sono alcuni suggerimenti per aiutare il paziente a capire se la DBS è il trattamento più appropriato:
Prima di incontrare il medico, è bene sapere quali informazioni si desidera ricevere. Si consiglia di preparare delle domande e di essere pronti a fornire informazioni sulla propria anamnesi medica.
Un paziente candidato alla stimolazione cerebrale profonda (DBS) per il trattamento della Malattia di Parkinson collaborerà con un nutrito gruppo di professionisti sanitari.
L’équipe sarà composta da:
L’équipe sanitaria ha anche il compito di fare in modo che i pazienti si sentano a loro agio e siano soddisfatti della terapia. È bene chiedere sempre chiarimenti, in caso di dubbi. Inoltre, è importante esprimere le proprie perplessità riguardanti l’intervento o il trattamento di follow-up.
Si ricordi: Si otterranno i risultati migliori dal trattamento se si parteciperà attivamente alle discussioni con i membri dell’équipe.
I soggetti sottoposti a intervento per l'impianto di un sistema per la DBS descrivono solitamente la procedura come faticosa ed estenuante. Sebbene si possa avvertire una sensazione di fastidio durante le prime fasi dell'intervento, il posizionamento dell’elettrocatetere non è doloroso (il cervello non è sensibile ai messaggi di dolore). Il medico risponderà a qualsiasi domanda relativa alla procedura.
La sera prima dell'intervento chirurgico, verrà chiesto al paziente di interrompere l'assunzione di tutti i farmaci. In questo modo, il personale medico-sanitario potrà stabilire al meglio gli effetti della terapia di DBS sui sintomi del paziente.
In genere il paziente verrà ricoverato in ospedale la sera precedente o la mattina dell'intervento. Prima dell'operazione, la testa del paziente verrà depilata per prevenire eventuali infezioni.
La durata e le fasi specifiche dell'intervento possono variare. L'operazione dura in genere dalle 4 alle 8 ore.
L’intervento chirurgico può suddividersi nelle seguenti fasi:
Una volta trascorso il periodo di recupero post-intervento, il medico programmerà il neurostimolatore per iniziare l'invio degli impulsi elettrici che contribuiscono a controllare i sintomi della malattia. Il medico regolerà la stimolazione in modalità wireless in modo non invasivo; la programmazione può richiedere anche alcune ore per essere portata a termine.
Potrebbero essere necessarie diverse visite per regolare la stimolazione, prima di arrivare alle impostazioni ottimali. Nel corso del tempo e col progredire della malattia, saranno necessarie ulteriori regolazioni.
I contenuti di questa pagina sono esclusivamente ad uso informativo e in nessun caso devono sostituire il parere, la diagnosi o il trattamento prescritti dal proprio medico curante. La risposta allo stesso trattamento può variare da un paziente all'altro. Consultatevi sempre con il vostro medico su qualunque informazione relativa a diagnosi e trattamenti ed attenetevi scrupolosamente alle sue indicazioni.
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