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Si, sono un operatore sanitario
Note: Ai sensi e per gli effetti dell’Art. 76 D.P.R. 445/2000 consapevole della responsabilità e delle conseguenze civili e penali previste in caso di dichiarazioni mendaci e/o formazione od uso di atti falsi, nonché in caso di esibizione atti contenenti dati non più corrispondenti a verità e consapevole altresì che qualora emerga la non veridicità del contenuto della presente decadranno i benefici per i quali la stessa è rilasciata confermo di essere un OPERATORE SANITARIO.
I contenuti presenti in questo sito contengono informazioni rivolte agli operatori sanitari, in quanto si riferiscono a prodotti rientranti nella categoria dei dispositivi medici che richiedono l’impiego o l’intervento da parte di professionisti del settore medico-sanitario.
Informazioni sull’intervento chirurgico
Talvolta la terapia farmacologica risulta inefficace, nel qual caso la chirurgia può aiutare a ripristinare il corretto funzionamento del naso e dei seni paranasali.
La chirurgia sinusale è un'opzione da valutare qualora il trattamento farmacologico non porti a un alleviamento dei sintomi associati all'infezione cronica (sinusite). Lo scopo della chirurgia sinusale è bonificare le cavità dal materiale infetto, liberare i passaggi ostruiti e preservare una quantità adeguata di tessuti sani per garantire un normale funzionamento del naso e dei seni paranasali.
Attualmente, la chirurgia funzionale endoscopica dei seni paranasali (FESS) rappresenta la procedura chirurgica più frequentemente utilizzata per il trattamento delle infezioni dei seni paranasali croniche. Viene eseguita introducendo attraverso le narici un endoscopio, un tubicino con una luce all'estremità capace di fornire un'immagine ingrandita delle strutture interne. Questa procedura, meno rischiosa e in genere associata a un tempo di recupero più rapido rispetto alla chirurgia tradizionale (che implica l'incisione di aree del viso o della bocca), è un metodo preciso e minimamente invasivo per aprire i seni e trattare le infezioni croniche.
Il trattamento chirurgico delle infezioni dei seni paranasali croniche prevede in genere l'esecuzione di una delle tre procedure di FESS più comuni: etmoidectomia, antrotomia mascellare e settoplastica associata a turbinoplastica con microdebrider. Tuttavia esistono anche molti altri tipi di chirurgia sinusale. Sarà lo specialista otorinolaringoiatra a consigliare quello più indicato per la specifica condizione.
Ulteriori informazioni: Etmoidectomia
Ulteriori informazioni: Antrotomia mascellare
Ulteriori informazioni: Settoplastica associata a turbinoplastica con microdebrider
Tutti i risultati relativi al trattamento e ali esiti sono specifici per ogni singolo paziente e sono parte integrante del consulto con l'operatore sanitario.
Si consiglia di rivolgersi al proprio operatore sanitario di riferimento per un elenco completo dei benefici, delle indicazioni, delle precauzioni, dei risultati clinici e altre importanti informazioni mediche relative al trattamento chirurgico della sinusite.
In caso di domande sul trattamento chirurgico della sinusite e sulle procedure praticabili, si invita a consultare il proprio medico, con il quale si potrà discutere più nel dettaglio la situazione.
Per saperne di più
I seni etmoidali si trovano interposti tra gli occhi e il dorso del naso. Essi hanno un ruolo cruciale nel trattamento della maggior parte delle infezioni dei seni paranasali in quanto il drenaggio di tutte le altre cavità avviene attraverso o in prossimità di essi. Di conseguenza, se i seni etmoidali sono ostruiti, l'infezione può diffondersi anche agli altri seni.
Una procedura di etmoidectomia consente la rimozione del tessuto infetto e del materiale osseo che blocca il drenaggio naturale dei seni etmoidali. Il chirurgo visualizza i seni etmoidali con un endoscopio, un tubicino flessibile dotato all'estremità di una piccolissima videocamera e di una luce.
Un altro particolare strumento, chiamato microdebrider, è dotato di una punta angolata con lama rotante che consente al chirurgo di posizionarsi precisamente dove necessario.
Grazie al microdebrider e alla videocamera, il chirurgo può identificare e rimuovere il tessuto e l'osso malato con maggiore precisione, senza danneggiare le strutture sane.
I seni mascellari, situati immediatamente dietro gli zigomi, sono le cavità principalmente soggette a infezione nei soggetti adulti. I seni mascellari drenano attraverso il naso all'incirca un centimetro sotto gli angoli degli occhi, in un'area chiamata complesso osteomeatale.
Quando questa parte del naso è congestionata, i seni mascellari non sono più in grado di drenare correttamente e possono diventare sede di infezione. In molti casi persino l'ostio (apertura) stesso del seno si ottura. La procedura di obliterazione dell'ostio del seno è definita antrotomia mascellare; quella di obliterazione del complesso osteomeatale è chiamata uncinectomia. In genere i due interventi vengono eseguiti insieme.
In rari casi un'antrotomia mascellare non è sufficiente per realizzare il drenaggio completo del seno mascellare o per rimuovere tutto il tessuto malato. In tale circostanza, il chirurgo dovrà creare una nuova via di drenaggio tra il seno mascellare e il naso (tecnica di Caldwell-Luc).
La settoplastica associata a turbinoplastica con microdebrider viene eseguita principalmente per migliorare la respirazione e il drenaggio dei seni.
Il setto, ossia la parete di cartilagine ossea interposta tra le due metà del naso, svolge due funzioni: fornire sostegno al naso e incanalare il flusso d'aria. Normalmente dovrebbe presentarsi rettilineo, ma così non è in alcuni casi per via di infortuni o altri fattori. Un setto storto o deviato può ostacolare la respirazione attraverso il naso e impedire un corretto drenaggio, predisponendo all'infezione dei seni (sinusite).
I turbinati sono delicate strutture ossee spiraliformi all'interno del naso. La mucosa che li riveste è molto importante in quanto filtra e umidifica l'aria inspirata prima che raggiunga i polmoni ed evita che il naso si secchi.
Quando il setto è storto, una metà dell'interno del naso risulta più grossa dell'altra. I turbinati, in tal caso, si adattano aumentando anch'essi di dimensione e ostacolano ulteriormente il passaggio di aria e liquidi. Per questo motivo spesso viene eseguita una settoplastica associata a turbinoplastica con microdebrider.
Durante la settoplastica, il chirurgo otorinolaringoiatra raddrizza il setto affinché l'aria possa fluire attraverso entrambe le metà del naso normalmente. L'obiettivo della turbinoplastica è invece quello di ridurre i turbinati in misura sufficiente per migliorare la respirazione e il drenaggio dei seni, preservando allo stesso tempo abbastanza tessuto per garantire il normale funzionamento di tali strutture.
Un altro particolare strumento, chiamato microdebrider, è dotato di una punta angolata con lama rotante che consente al chirurgo di posizionarsi precisamente dove necessario per raddrizzare il setto e ridurre i turbinati. Questa tecnica permette dunque di agire con una maggiore precisione e di ridurre il rischio di rimozione di una quantità eccessiva di tessuto e la probabilità di complicanze.
si invita a consultare il proprio medico, con il quale si potrà discutere più nel dettaglio la situazione.
La maggior parte dei pazienti affetti da sinusite cronica non necessita di sottoporsi a un intervento chirurgico. Per loro, una terapia farmacologica e alcuni cambiamenti nello stile di vita si dimostrano in genere efficaci. Tuttavia, se queste opzioni non dovessero sortire l'effetto auspicato, la chirurgia diventa una possibilità da considerare.
Sottoporsi a un intervento chirurgico è una decisione importante che esige la valutazione di numerosi fattori, ad esempio: Per esempio: Quanto sono gravi i sintomi? Cosa mostra la TAC? Qual è lo stato di salute generale?
Medico e paziente stabiliranno insieme se la chirurgia sinusale sia la soluzione più indicata. Particolari considerazioni si impongono per gli anziani e i bambini. La collaborazione paziente-medico è importante per la scelta del trattamento migliore.
Attualmente, la chirurgia funzionale endoscopica dei seni paranasali (FESS) rappresenta la procedura chirurgica più frequentemente utilizzata per il trattamento delle infezioni dei seni paranasali croniche. Durante la FESS, il chirurgo utilizza un endoscopio che gli consente di ottenere un'immagine ingrandita del sito chirurgico e di rimuovere con precisione il tessuto e l'osso malato.
Prima dell'avvento della FESS, il chirurgo era costretto a incidere direttamente la cute del volto per individuare il problema ed eliminarlo, aumentando i rischi di infezione e dilatando i tempi di recupero. La FESS si propone dunque come un metodo preciso e minimamente invasivo per aprire i seni e trattare le infezioni croniche.
Le tre procedure chirurgiche per il trattamento della sinusite discusse in queste pagine possono essere eseguite mediante FESS. La scelta dipende da molteplici elementi, tra cui la causa dell'affezione. In generale, lo scopo della chirurgia sinusale è bonificare le cavità dal materiale infetto, liberare i passaggi ostruiti e preservare una quantità adeguata di tessuti sani per garantire un normale funzionamento del naso e dei seni paranasali.
I tempi di guarigione dipendono dallo stato di salute generale del paziente e dal tipo di chirurgia eseguita (etmoidectomia, antrotomia mascellare o settoplastica associata a turbinoplastica con microdebrider). Di solito è bene programmare alcuni giorni di assenza dal lavoro o da scuola subito dopo l'intervento. Il medico fornirà indicazioni specifiche sui tempi di recupero attesi e istruirà il paziente su quali misure adottare per accelerare la guarigione.
Ogni individuo ha una diversa percezione del dolore. Per molti pazienti un antidolorifico orale è sufficiente. Il medico istruirà il paziente su che cosa aspettarsi, in base al tipo di chirurgia eseguita. Solo in rari casi l'operazione causa gonfiore al viso ed ecchimosi, ma l'interno del naso sarà gonfio e dolente per un certo lasso di tempo e potrà rendere difficoltosa la respirazione attraverso il naso per alcune settimane.
I contenuti di questa pagina sono esclusivamente ad uso informativo e in nessun caso devono sostituire il parere, la diagnosi o il trattamento prescritti dal proprio medico curante. La risposta allo stesso trattamento può variare da un paziente all'altro. Consultatevi sempre con il vostro medico su qualunque informazione relativa a diagnosi e trattamenti ed attenetevi scrupolosamente alle sue indicazioni.
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