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Si, sono un operatore sanitario
Note: Ai sensi e per gli effetti dell’Art. 76 D.P.R. 445/2000 consapevole della responsabilità e delle conseguenze civili e penali previste in caso di dichiarazioni mendaci e/o formazione od uso di atti falsi, nonché in caso di esibizione atti contenenti dati non più corrispondenti a verità e consapevole altresì che qualora emerga la non veridicità del contenuto della presente decadranno i benefici per i quali la stessa è rilasciata confermo di essere un OPERATORE SANITARIO.
I contenuti presenti in questo sito contengono informazioni rivolte agli operatori sanitari, in quanto si riferiscono a prodotti rientranti nella categoria dei dispositivi medici che richiedono l’impiego o l’intervento da parte di professionisti del settore medico-sanitario.
Vivere con l’intervento chirurgico
Grazie all'impianto di uno shunt, molti pazienti affetti da idrocefalo normoteso sono in grado di vivere una vita relativamente normale. Controlli continui e regolari da parte del neurochirurgo assicurano che lo shunt funzioni correttamente e permettono di registrare i progressi compiuti.
L'idrocefalo normoteso richiede un'assistenza di follow-up a lungo termine. È importante, quindi, sottoporsi a controlli regolari, affinché il neurochirurgo possa monitorare i progressi e valutare qualsiasi cambiamento che possa indicare un malfunzionamento dello shunt.
In base alle raccomandazioni del neurochirurgo, il paziente dovrà sottoporsi a diversi controlli medici. La fisioterapia e la terapia occupazionale possono velocizzare il processo di guarigione e migliorare ulteriormente lo stato di salute.
I sintomi associati a idrocefalo normoteso, come problemi di deambulazione, scarso controllo vescicale e demenza lieve, possono migliorare rapidamente o richiedere settimane o mesi.
Alcuni soggetti sperimentano notevoli benefici, altri riportano solo lievi miglioramenti o non riscontrano alcuno sviluppo positivo. Il deficit cognitivo è il sintomo più difficile da risolvere efficacemente.
Il tasso di esito positivo per il trattamento dell'idrocefalo normoteso è molto variabile e i neurochirurghi hanno opinioni diverse sui fattori che generano esiti positivi. Nei soggetti che sperimentano un miglioramento, i benefici si presentano di norma nelle prime settimane. Tuttavia, è anche possibile che vi sia una risposta tardiva al trattamento.
La componente fisica dell'idrocefalo normoteso è solo un aspetto dei problemi che può comportare questa condizione. Infatti, è molto importante che paziente e familiari prendano in considerazione anche i fattori emotivi. Condividere le proprie sensazioni con il medico di fiducia permette di ricevere i migliori consigli professionali.
Molti soggetti sono in grado di gestire le proprie emozioni con l'aiuto di amici e familiari, ma per altri può essere necessario l'intervento di un professionista. Gli operatori sanitari hanno come ambizione migliorare il benessere dei loro pazienti e cercano di fare del loro meglio per sostenerli ed essere di supporto alle famiglie, nel tentare di raggiungere insieme gli obiettivi prefissati.
I contenuti di questa pagina sono esclusivamente ad uso informativo e in nessun caso devono sostituire il parere, la diagnosi o il trattamento prescritti dal proprio medico curante. La risposta allo stesso trattamento può variare da un paziente all'altro. Consultatevi sempre con il vostro medico su qualunque informazione relativa a diagnosi e trattamenti ed attenetevi scrupolosamente alle sue indicazioni.
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